Due terre e un fiume. Trekking sull’argine dall’ex convento di S. Francesco al Reno alle colonie elioterapiche

L’ambiente naturale dell’argine del Reno tra Pieve e Castello d’Argile ospitava, prima che le esondazioni del Reno ne cancellassero le tracce, l’antico convento di San Francesco al Reno, che conservava tesori artistici esposti ora nella chiesa collegiata Santa Maria Maggiore e nella Pinacoteca “Graziano Campanini” e un edificio dei primi del Novecento dedicato alla colonia elioterapica.

L’ambiente naturale dell’argine del Reno tra Pieve e Castello d’Argile ospitava, prima che le esondazioni del Reno ne cancellassero le tracce, l’antico convento di San Francesco al Reno, che conservava tesori artistici esposti ora nella chiesa collegiata Santa Maria Maggiore e nella Pinacoteca “Graziano Campanini” presso il polo culturale Le Scuole di Pieve di Cento. Poco distante, un edificio dei primi del Novecento si erge a testimonianza di un periodo in cui c’era vita all’interno del fiume, tra gli schiamazzi dei bambini che trascorrevano le vacanze estive nella colonia e gli aneddoti del custode costretto a un susseguirsi di traslochi tra una piena e l’altra.

Un itinerario pedonale che si snoda lungo il percorso degli argini, rievocando la grandezza dell’antico complesso conventuale e la colonia elioterapica attraverso il racconto teatralizzato delle cronache, per scoprire la storia del territorio.

L’itinerario inizia con la visita all’interno della chiesa collegiata ai piedi della pala di Lavinia Fontana “Assunzione della Madonna”, a seguire ci si incammina verso il ponte sul fiume Reno, si sale sugli argini fino ad arrivare al luogo in cui secoli fa sorgeva l’antico convento di San Francesco al Reno. Percorrendo l’argine del fiume Reno si arriva nei pressi della colonia elioterapica, presentata con testimonianze delle cronache ricostruite in forma teatrale.